Si è svolta questa mattina, nello specchio acqueo antistante il porto di Ravenna, una esercitazione complessa antinquinamento. Lo scenario simulato è stato uno “sversamento accidentale in mare di acque di strato e di lavaggio” provenienti dalla piattaforma di estrazione metanifera “off-shore” denominata “PCW-C” dell’Eni, a circa 2,5 miglia dall’imboccatura.
In seguito alla segnalazione dell’inquinamento, la Sala Operativa della Capitaneria di porto ha attivato le procedure previste dal vigente “Piano locale antinquinamento” coinvolgendo nell’evento le motovedette CP258 e CP509, unità navali di Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco e Guardia di finanza, e unità speciali attrezzate ai fini antinquinamento quale il S/V (supply vessel) “VOS ENERGY” – messo a disposizione dalla società ENI – nonché l’unità “SECOMAR DUE” della locale soc. SECOMAR concessionaria del servizio antinquinamento portuale.
Inoltre sul posto, sono stati inviati, come supporto, anche il R/RE “EDUARDO JUNIOR” – della Soc. SERS s.p.a. – e la Motobarca “TERZO SIROTTI ” degli ormeggiatori.
L’esercitazione, iniziata alle ore 10,10, si è protratta fino alle ore 12, quando il S/V VOS ENERGY, dopo aver circuito con panne galleggianti lo specchio acqueo interessato dall’inquinamento, ed operato con uno skimmer per il recupero del prodotto inquinante, ha comunicato il termine delle operazioni di bonifica dello specchio acqueo interessato dall’inquinamento.
L’esercitazione ha consentito di testare la prontezza operativa e la capacità di coordinamento della Capitaneria di porto con la società Eni, con i servizi navali delle Forze di Polizia, i servizi tecnici-portuali e le società attrezzate e specializzate in operazioni di disinquinamento in mare.